La Cistite Post-Coitale nella letteratura medica viene anche definita come la “Cistite da Luna di Miele” perché è un’infezione delle vie urinarie dovuta al trauma meccanico ei ripetuti rapporti sessuali della vagina, dell’uretra e della vulva.
L’Ipertono (contrattura) dei muscoli del Pavimento Pelvico e una scarsa lubrificazione vaginale sono le principali cause della Cistite da Luna di Miele.
L’Ipertono dei muscoli del Pavimento Pelvico riducono drasticamente l’introito vaginale, causando un forte attrito durante la penetrazione.
Questo provoca un forte dolore nel meato vulvo-vaginale.
In seguito a questo si instaura un meccanismo nocivo dell’organismo che vanno a peggiorare la sintomatologia, che può essere riassunta in questo semplice schema:
1)IPERTONO MUSCOLARE e SCARSA LUBRIFICAZIONE VAGINALE
2)FORTE DOLORE ALLA PENETRAZIONE
3)La PAURA ANTICIPATORIA del DOLORE non permette un’adeguata lubrificazione ed aumenta l’ipertono muscolare.
4)Si creano dei MICROTRAUMI della MUCOSA VULVO-VAGINALE.
EFFETO A CASCATA dei SINTOMI
Queste microlesioni vaginali vengono colonizzate dai batteri patogeni che dalla vulva risalgono le vie urinarie attraverso l’uretra, fino alla vescica.
E’ per questo motivo che la cistite post-coitale si manifesta tra le 24/72 ore dal rapporto.
Che cos’è la CISTITE POST-COITALE?
E’ un’infiammazione della vescica. I sintomi che la caratterizzano sono: il bruciore vescicale e uretrale, la minzione frequente e dolorosa, con un dolore/bruciore che persiste anche dopo la fine del getto urinario, talvolta perdita di sangue con le urine (“ematuria”).
E’ favorita da fattori predisponenti, quali:
1) la carenza di estrogeni, da cui dipendono sia l’innalzamento del pH con alterazione dell’ecosistema vaginale, che rende la vescica più vulnerabile all’attacco dei germi, sia la maggiore sensibilità a traumi meccanici
2) la stitichezza che favorisce le infezioni da Escherichia Coli
3) l’eccessiva contrazione (“ipertono”) del muscolo elevatore dell’ano che chiude in basso il bacino.
E’ innescata da fattori precipitanti che scatenano l’attacco:
1) infezioni da germi (batteri, virus, funghi)
2) traumi meccanici, quali il rapporto sessuale in condizioni di secchezza vaginale e/o quando il muscolo è contratto: si parla allora di “cistite post-coitale”
3) variazioni brusche di temperatura, che causano la “cistite da freddo”
Perché il rapporto può scatenare una cistite?
Le ragioni sono innanzitutto anatomiche: la stretta vicinanza con la vagina rende la vescica sensibile ai traumi “meccanici”, quali è, per esempio, il rapporto sessuale se la lubrificazione non è adeguata, se la donna prova dolore alla penetrazione, e/o i muscoli che circondano la vagina sono contratti. In tal caso cause anatomiche e ormonali potenziano reciprocamente l’effetto negativo sul benessere della vescica. La probabilità di sviluppare una cistite aumenta infatti di 4 volte, se la donna ha secchezza vaginale, e di 7 volte, se il rapporto causa dolore. Spesso la cistite si associa a dolore vulvare (“vulvodinia”) e vestibolite vulvare. In altri termini, esiste una frequente comorbilità tra cistiti e sintomi sessuali quali la secchezza vaginale e il dolore all’inizio della penetrazione.
Perché il dolore al rapporto può favorire anche la cistite?
Il dolore è il più potente inibitore riflesso della lubrificazione vaginale e della congestione genitale associata appunto all’eccitazione. Questo può favorire le cistiti perché l’uretra, il condottino da cui esce l’urina, è circondata da una fitta rete di vasi sanguigni, che si congestionano con l’eccitazione, formando una sorta di manicotto ammortizzatore che protegge l’uretra stessa e il trigono dal trauma meccanico di un rapporto, soprattutto se prolungato. Se l’eccitazione è insufficiente, o si blocca, questa protezione viene meno, facilitando appunto la cistite. Tipicamente, la cistite dopo rapporto (“post-coitale”) compare 24-72 ore dopo il rapporto.
Quali esami bisogna fare in caso di cistite recidivante dopo i rapporti?
Bisogna
1)indagare il tono dei muscoli perivaginali: uno spasmo del muscolo elevatore dell’ano, associato a mialgia, può facilitare il trauma meccanico della vescica
2)considerare la componente sessuale: se il desiderio è scarso, l’eccitazione e la lubrificazione sono inadeguate, e/o se il rapporto provoca dolore, viene meno la congestione vascolare che protegge la vescica.
3) è importante valutare anche il partner, soprattutto se le cistiti sono comparse nei primi mesi di una nuova relazione, in cui non si sia usato il profilattico. E’ infatti possibile aver contratto una uretrite (infezione dell’uretra, oltre che della vescica), dal nuovo partner.